Marina Wiesendanger's
Radio Weblog

  05/04/2005; 12.07.00


venerdì 11 marzo 2005


Wadenswil, 7 marzo 2005, ore 14,17. poi dicono che i giorni sono tutti uguali.A picture named neve-p.jpg
2:09:37 PM    comment []


Pronunciò il nome del vecchio, che si rigirò nel letto. Adelante, sussurrò.

Si avvicinò, sempre con il cappello in mano.Passò come un’apparizione davanti al fascio di luce

che veniva dalla finestrella esposta a ovest. Particelle di polvere si sollevarono al suo passaggio. Faceva freddo in quella stanza e lui vedeva il fiato pallido del vecchio alzarsi e svanire

nel freddo. Distinse gli occhi scuri sul volto logoro appoggiato al cuscino senza fodera.

Guero, disse. Habla espanol?

Sì senor.

Dimmi cosa vuoi, disse.

Sono venuto a chiederle come si fa a prendere in trappola i lupi.

Lupi.

Sissignore .Ella vino de Mexico.

Il sole era basso a ovest e il fascio di luce della finestra attraversava la stanza, da un muro

all’altro, come sospeso nell’aria. Come un nucleo di elettricità.

El lobo es una cosa inconoscible, disse. Le que tiene en la trampa es no mas que dientes y forro.

El lobo proprio no se puede conocer. Lobo o lo que sabe el lobo. Tan como preguntar lo que saben las piedras. Los arboles. El mundo.

Es cazador, el lobo, disse. Cazador. Me entendies?

Il ragazzo non sapeva se capiva o meno. Il vecchio continuò dicendo che il cacciatore era diverso da quel che si credeva. Disse che gli uomini credono che il sangue degli animali uccisi non abbia conseguenze, ma i lupi ne sanno piu’.Disse che il lupo è un essere di ordine superiore, che sa cose

che gli uomini non sanno: che non c’è ordine nel mondo salvo quello imposto dalla morte.

Alla fine disse che gli uomini bevono il sangue di Dio senza capire l’importanza di quello che fanno.

 Disse che gli uomini vorrebbero agire seriamente ma non sanno come fare. Tra i loro atti e le loro cerimonie c’è il mondo e in questo mondo scoppiano temporali e gli alberi si torcono al vento e tutti gli animali creati da Dio vanno e vengono, eppure gli uomini questo mondo non lo vedono. Vedono le azioni delle proprie mani, oppure vedono ciò che nominano e si chiamano per nome l’un l’altro, ma il mondo in mezzo per loro è invisibile.

 

Allora vuoi prendere questa lupa, disse il vecchio. Forse vuoi vendere la sua pelle per fare un po’ di

quattrini. Magari per comprarti un paio di stivali. Puoi farlo. Ma dov’è la lupa? La lupa è come

il copo de nieve.

Fiocco di neve.

Fiocco di neve. Puoi afferrare un fiocco di neve, ma quando ti guardi in mano non c’è piu’. Magari

vedi questo dechado. Ma prima di poterlo guardare è scomparso. Se lo vuoi vedere, devi scendere a patti con la sua natura. Se lo afferri lo perdi. E da dove va a finire non si ritorna piu’. Neppure Dio

è in grado di riportarlo indietro.

 

Il ragazzo abbassò lo sguardo sugli artigli magri e nodosi che gli tenevano la mano. La luce che

veniva dalla finestra in alto era attenuata, il sole era calato.

Escuchame, joven, ansimò il vecchio. Se riuscissi a respirare  con forza sufficiente, potresti annientare il lupo con un soffio, Come si soffia via il copo. Come si spegne una candela.

Il lupo è fatto come è fatto il mondo. Non si può toccare il mondo. Non si può tenerlo in mano perché è fatto solo di respiro.

Ay. Andale joven. Andale puès.

 

Cormac McCarthy, The crossing, 1994, Einaudi.

 

 


11:30:46 AM    comment []

© Copyright 2005 Marina Wiesendanger.
 
Marzo 2005
Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
Feb   Apr

 
__________
 
Archivio
           
__________
                   
__________