Visto che la risonanza con contrasto me la posso appendere in cornice, tanto è bella,
e che i grandi prof, che sono stati premurosi e pure amorevoli in questa occasione
- e non è così scontato! Li apprezzo e li ringrazio con il cuore- mi dicono che hanno finito
con me, non possono fare niente, non è altro che un colpo di freddo (“ a frigore” si dice,
e Kobi mi guarda mentre gli spiego che una notte, distratta, devo essermi data la porta del frigo
in faccia..) ( invece lui aveva capito benissimo, anche se in Svizzera il latino lo ha imparato tutto con la Kappa,
Julius Kesar etketera.)
Mi dicono, null’altro da fare quindi se non aspettare.
e l’occhio che piange?
Eeh..aspettare un po’
E il fatto che non riesco a dire pompelmo senza gonfiare la guancia?
E che rido solo a destra?
Eeh, un po’ di pazienza, vuole ancora un po’ di cortisone?
No grazie, rispondo, davvero sono piena così, era tutto delizioso.
Viste che le cose sono impossibili per la medicina ufficiale, mi lancio con un salto metafisico tremendo e voglio parlare con mia madre,
Che mi ha sempre detto la verità.
C’è un numero di telefono, a milano, che suona a vuoto quasi sempre.
Quando risponde, al di là del filo c’è una signora che parla con lo spirito che cerchi.
Tu fai le domande, lei ti risponde .Lei è lui, in quel momento, cioè la persona che vuoi
e che purtroppo è morta, non abita piu’ qui (sì, ma dove?)
Puoi chiamare anche una vita senza avere risposta, è una cosa che non si sa mai.
Drin e subito lei mi dice, “ sì?”
“ posso parlare con la Cocca?”
“ bambin – mi dice questa voce femminile sconosciuta – sono stata trascinata qui …per una manica!”
Mia madre ha un gran senso dell’umorismo. Sono contenta di sentire che è di buon umore.
“ Bisogna dire alla mia bambina che lei non è una campagnola. Ma una cittadina. Ha forzato
troppo il suo fisico nell’aria “buona” , quest’estate.”
Ecco, è proprio lei. La campagna non l’ha mai interessata. Da Montecarlo in su invece le piaceva
moltissimo. E’ morta dopo una leggera colazione al Cafè de Paris. Però prima mi ha telefonato,
mi ha detto che mi amava per sempre e di non preoccuparmi di niente. Poi ha chiamato
l’ambulanza e si è fatta portare in ospedale, dove le è venuto l’infarto.
Solo in vecchiaia, e per amore di noi si è comportata gentilmente nel verde sconosciuto e con un’aria di smarrita sorpresa per l’ambiente. E’ arrivata a incantarsi per le mie rose. Però se le dicevo, mamma guarda il sole,
mentre lei leggeva il giornale, mi rispondeva, “Dove?”
“ Ora è meglio che stia chiusa un po’ tra le sue quattro mura di città.Le farà bene riposarsi.
Passerà tutto, anche presto. Bell’orto però.”
“grazie –dico io col magone.
“ clic” fa l’altra parte del telefono.
( continua)
4:07:50 PM
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