Leggevo O.Henry stanotte. No anzi va così. Mi è stato chiesto com’è che molte sono le cose rotonde sul blog e anche di piu’ nel negozio, ponpons palle di lana, di terracotta di vetro
di tufo di rete di cera eccetera. Veramente tante.
Si vede che è la forma che mi piace di piu’.
Stanotte leggevo Memorie di un cane giallo, di quell’O.Henry, gli anni 60, un contabile che rubò
truffò e andò in galera, uno di cui Calvino è ammiratore, la cui foto è stata sul comodino del padre del nobel Naipaul sempre.
Quando è uscito dalle carceri era diventato uno scrittore. Consiglio vivamente di leggerlo, è
un libro di racconti, che di solito mi fanno venire i nervi perché corti, ma ultimamente mi sto ricredendo perché non solo lui, ma pure la Alice Munro scrive racconti che mi bastano così
come sono. Quello formidabile di lei si chiama Il sogno di mia madre. Formidabile, e se hai letto
Salinger, il giovane Golden e la Ann Tyler, ti trovi, come dire, nello stesso grand hotel.
Beh, O.Henry scrive un racconto che si chiama La quadratura del Circolo, e dice che le cose della natura sono naturalmente rotonde. Che un uomo sperso in un bosco girerà solo in tondo se si potessero seguire le tracce del suo cercare. Che la luna è bella perché tonda, come la focaccia,
la terra e la vera nuziale.
E che lo spigolo che fa la linea retta è innaturale, amorale e che l’etica è questione, in primis, di geometria.
Cara Tia, mi sembra di averti risposto.
4:45:19 PM
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