Marina Wiesendanger's Radio Weblog
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martedì 31 maggio 2005 |
Sono a milano e lo capisco bene solo quando, mentre mi lavo i denti a secco, apro il rubinetto giusto per uno sputo
Bianco Mentadent , Kobi passa e mi dice, amore lascia pure andare l’acqua che siamo a milano.
E sì che la partenza è stata un film a 2 ruote, gomme, della 1 fiat bianca, rotte. Mentre il gatto si era nascosto nel bosco
perché lo sa quando è quell’ ora, e perfino la sua amica allattante e semiselvatichina che mangia
a ogni ora del giorno, per la prima volta non è venuta. Il Gatto le avrà detto, adesso che ti si sono affezionati, ti sparano in una gabbia
che non sai cosa si vede, e si sente!, digiuno da ieri perché dove vanno loro non si può fare pipì e cacà quando devi.
Pensa te.
Quando arrivi, ti schiaffano in casa e ti abbandonano per 23 ore al giorno. Se ti va però, vieni pure con noi.
Col fischiaccio, deve avere risposto lei, vabbè che si mangia bene, cioè si mangia tanto. Però no.
Sì Giarina, vieni a vivere con me. C’è posto, quel posto che il comune nel progetto ha passato come garage,
e che lo è e non lo è, sembra la casa padronale. Di fatto c’erano le macchine dentro, quella con le ruote che si bucano due volte in un giorno,
e la bella gloriosa sfaticata Range che ci permetterebbe tante tante cose, se solo le facessimo.
Ma l’intenzione era una grande stanza, la chiamo Il Centro, io lavo stiro asciugo ( San Giorgio piccola, si piena dall’alto)
Kobi dipinge(rà). O trapana. Il Gatto prenderà lezioni di inglese ;-) Insomma, 70 quadrati metri quadri bella luce e aria, gelsomini,
e anche le tue pentole ci stanno e il parco macchine, fuori. Tu in casa con noi.
Vieni perché qui succedono cose meravigliose se solo le aspetti, e poi abbiamo un’amica
romana alta bionda bella e, sì è così, gentile affettuosa, mi aiuta tanto. Sempre!
Lei , drin tutto bene? Visto che aria meravigliosa? E’ primavera! Hai bisogno di qualcosa? la voce è cantante, non milanese ma dolce.
Io, Sì ho rotto le braghe di Comme des Garçons, sai quando faceva il raso, queste sono grigie e bianche con l’elastico e le adoro! C’hanno un buco prorprio dietro dove mi siedo per strappare le erbacce.
Lei, Vai dalla rammendatrice al Moiano. Ecco il cell. Ce n’è una anche alle Tre Berte, bravissima,
ma vicino alla’altra c’è Il mercato dei bulbi se ci vai oggi trovi lo zafferano così puoi rinfrescare il campetto.
E stasera tutti a cena con pizza, che non abbiamo voglia di cucinare!
O se no: venite da noi? Sono arrivati gli amici napoletani! Con mozzarelle sfogliatine e quei panini con crema.
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Sempre sì, le dico, ho imparato che lei è un colpo di fortuna. La mia mamma lo diceva sempre, la vita è una
meraviglia, se non ti meravigli ti schiaffo a letto senza cena, e sappi che un colpo di culo ci vuole per procedere.
Non parla cosi’ la mia mamma, è per ridere.
Chiamo lei, Lucia. Le faccio una domanda difficile, la peggio, le chiedo in maggio se c’è qualcuno per il giardino
( è un campo bello rustico con fiori: Anche petali nella vasca, se c’è l’acqua. E Kobi , per dire come è alto il suo problema pompa.-acqua, quando gli faccio un bagno così fico, tra colori e gocce da bottigliette omeopaticheprofumate deliziose, lo vedo che è attento troppo attento, nonostante l'atmosfera tra noi, a che un solo maledettissimo petalo di rosa non vada ad ingorgare lo scarico
( amore mio?) della vasca.
Chiunque direbbe, ma sei scema? Adesso?? Ma anche mì zia la prendono a fare la giardinera in maggio! Viene da Pero.
Ma decidi sveltina chè la trova subito nel pomeriggio!
Lei no, dice mmmhh fammi pensare. Ti richiamo.
Mi richiama dopo qualche ora, ha incontrato un giovane che va da una sua amica americana e lei è molto contenta.
Aggiunge, sai lei scrive e lui tiene in piedi la casa. Non so per il giardino. Ma chiamalo.
Lo chiamo, ci vediamo domani.
Giarina. Non posso fare altro che un libro su di lui, fin qui. Con disegni e copertina di Kobi che lo adora.
E’ preciso quanto lui. Fanno piccole gare di tubini irrigatorii. A pranzo davvero 4 etti di pasta per noi tre spariscono e
lui mi dice, è delizioso, scusate se mangio piano, ma è talmente delizioso.
Per il resto parlano tra loro di cose.
Non posso dirti, è già una storia, e lunga. Solo sappi che ha una moglie sudafricana, brava come lui.
L’ha chiamata dall’italia, ho comprato un rudere, le ha detto, vieni a vedere. Lei arriva si guarda intorno e dice,
ma cosa ci facciamo a berlino? Stiamo qui. E non sono piu’ ripartiti. Ma perché queste ragazze viaggiatrici del mondo
sono solo straniere, ma mai francesi il faut le dire, laureate leggere e sorridenti, capaci di capire la vita per intero!.
E così da solo con lei si è costruito una casa, una casa!!, dal tetto al letto, e siccome non aveva soldi per i quadri , ha detto,
se ne è dipinto uno!
L’ho visto l’altra sera a cena da loro. Ha fatto anche la credenza, i tavoli porte e finestre…e adesso costruisce la seconda casina.
Non ti dico comè il loro posto, altino sul lago di montepulciano. Il sole la sera ci scende pluff giu’ e tutto diventa argento oro e blu.
7:51:35 PM
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Tu Giarina devi dipingerlo. E poi viene dall’europa ( hai qualche esperienza di giardinaggio Marc?
Hai preso la lavanda per un rosmarino..Sì una volta da studente, a Vienna. Aah!) E’ altoatesino, potrebbero parlare
una lingua che non capirei ma Kobi è troppo amoroso e Marc troppo educato.
Sì Giarina sono messa benino.
E non ti ho detto quanto è bello. Se non mi credi in luglio ti manderò una foto. Vedrai. Ma non vuole fare cinema
Né tv, preferisce la natura e fare imparare cose nuove. Siamo in tre..
Un esempio perché non riesco a smettere, qui a milano, di parlare di là paciano.
Mi cresce il ribes, ma tanto. L’anno scorso quando Kobi era convalescente io per stare viva facevo qualsiasi cosa,
tra cui una salsa di ribes da sbattersi in terra, vuoi per la bontà p.es. col filetto di maiale all’aceto aromatico saltato in padella con grani di pepe di sichuàn aglio salvia e roismarino, vuoi per decorare di striscio un piatto alla gambero rosso.
Che lì però non si leccano le dita sporche di salsa, qui sì.
Parto per sto mese al mare, un’amica nuova che mi piace già tanto, e anch’io a lei credo, perché si secca che andiamo via appena arrivati, mi dice, tanto il ribes non te lo ritrovi, se lo mangiano gli uccelli e tu farai meglio a capire che qui si sta primavera estate autunno, e se vuoi proprio il mare, se ne parla a febbraio.
Cazzo il ribes che spavento ! non posso perderlo. no non lo perderò.
Marc, gli dico mentre si spazzola via i miei migliori agnolotti al brasato, esatta ricetta di mio padre, congelati ( ma quanti ne avevo fatti ?! Beh, giusto, tèli lì che servono adesso!) con burro e formaggio, mi dice Susanna tua moglie che cucini bene.
Mah mi piace fare esperimenti, certo.
Ci sarà da fare una salsa di ribes, semplicissima, leggiamo insieme la ricetta. Ah sei interessato vedo. Ecco la copia
Ecco i barattoli, uno per te uno per me, 500 grammi a testa vedrai e sarà di piu’, ecco lo chinois. Si adopera così.
Sì, proprio così.
Lucia, ho sentito che una punta di gelosia ti ha incrinato la voce a questo mio gioioso resoconto giornata. Neanche gelosia, anzi.
Dì la verità, che non credevi di essere un’amica così tanto eccezionale. Yes baby you are.
E Lucia, va bene se uso il tuo nome vero, vero?
Il tuo Marc è un nome finto, non son mica scema!
Volevo dire a Lorenzo e Michele, ma come una capra ? oh che tragòs, ragazzi! Così mi tocca cercare subito
Un aviatore caduto dal cielo e chiedergli di disegnarmi una gabbia con due cornine, per la bestia della piccola principina cornuta.. Possibile che non ne abbiate tenuto conto?!
Cmq tra poco ci vediamo e mi darete consigli. Teniamo il livello di Lucia però che mi sto abituando bene.
E sì Lorenzo, arrivo arrivo! Ne ho così voglia di quella tua casa fantastica. Prima un po’ di puglia, vorrei passare da Ruvo e portarmi via quella cattedrale piccola che mi ha innamorato annifa, così forte, un maschiotto potente tra chiese femmine, Trani Ostuni. Se ci riuscissi la prenderei, te la metto tra gli ulivi, sono uguali di carattere.
Fa caldo qui in città stanotte, altro che non si può ancora mangiar fuori!
Quando verrai Mic, farò quelle cose di zucchine e uvetta ai tuoi bambini. Loro mi vogliono veramente bene.
Perché io li so trattare i bambini, fritto e cioccolata e mai a letto.
Sacripante, effe, mi tocchi sempre il cuore, me lo fai.
Se sei felice Sauro io ti racconterò fino a che ti addormenti.. Quando vieni da noi “anche solo per quel bicchier d’acqua “?
Saremo tutti in sicilia il 12 o 13, ti rendi conto. Si potrebbe incontrarci per un bagnetto.
Ma dimmi, a te non mancano Giorgio e Giuseppe?
A me sì.
7:40:58 PM
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domenica 29 maggio 2005 |
Così mi ha detto ieri sera effe, un amico che ti offre velocemente parole quando hai bisogno di sentirle,
e non lo sapevi che l’aspettavi dal cielo.
Siamo qui solo da 20 giorni, giorni lavorativi però.
Il cielo mi ha dato un altro segnale, via sogno stanotte. Ero in paese, gente con cui parlavo,
gli dicevo un po’ ansiosa come mi trovo in questo periodo, spaventata dalla complessità del
tanto enorme fare qui in campagna, ma come si farà ad arrivare a tutto? L’erba degli ulivi, non l’ho
tagliata subito e quando torno sarà dura, ci vuole pare il trattore, e da dove passa che ci sono le
lavande e i gradini, e la serra piccola da pulire, è bollente là dentro e la terra già cemento,
l’erba l’erba, ma in città l’erba si fuma e basta, non ci si preoccupa così!
Maria dei polli mi dice che il tempo aggiusta tutto. Non ci posso credere Maria! La mia vita metropolitana mi insegnato diversamente. Un uomo che è un incrocio tra il macellaio leonardo e il postino Giulio, lento mi ascolta e senza fretta mi risponde, si fa così: mette le mani a palla, larga
ma umana, che la riconosco, e poi fa ffff. E l’erba è fresca tagliata e la strada è trovata e pulita
è la serra piccola.
E’ un sogno, due sogni, uno sognato e uno da vedere mentre sogno.
E allora le rose, guarda i pulcioni e le bruche, hanno mangiato le viti e le foglie dei lecci!
Non è niente ancora a posto in casa e sì che ne portati di libri da una biblioteca all’altra senza
ancora dire basta, qui, è questo il posto, e se di notte non ho sonno e voglio sapere che bella cosa voglio cucinare domani e la ricetta è giu’dabbasso, cosa faccio le divido in diurne notturne, ma è da pazzi!
e poi non ti pare che ho troppe, ma troppe pentole, piu’ coltelli dell’Oca Bruciata che cucina per 120 persone e piu’, e lei si meraviglia delle mie attrezzature, e io non riesco a buttare nulla, sono un gamberetto di luglio, anche tu Maria del 19 luglio, lo sai bene come è difficile scartare, mica siamo vergini che si liberano del necessario pur di fare spazio, come devo fare?
Così guarda, mi dice il postellaio, ffff…
È tutto a posto. Sorrido mi sento leggera. Era così facile? Sì, dice lui, fai fff..
Che vita bella! Che bello. Farai fff quando è ora per una cosa, anche quando sarà ora di morire,
farai per me fff..
sì sì dice lui, ma anche tu sai fare una cosa grande.
Sorpresa, gioia, questa ansia sciocca di una lusinga. Cosa so fare? Sai dire quando pioverà, quando non si deve mettere fuori la tavola la festa i panni. Lo hai sempre fatto, anche quando qui in paese si rideva di te.
E’ vero è vero. E’ cominciato nell’86, a San Gimignano. In un albergo dove i vetrai con cui lavoravamo
a Empoli ci hanno messo per la notte, tornando nella nostra stanza ho salutato il portiere e gli ho detto, sniff, sento aria di neve. Da dove viene signora, da Milano? Certo, gli ho detto piccata.
Eeh, qui da noi è diverso, non ha visto la giornata? E le previsioni, non le ha sentite?
Sono morti migliaia di ulivi nel gelo della notte quella notte di marzo, e la neve era così alta
la mattina che ci sono pure le canzoni.. e una mia foto con un lampo rosa, che se la trovo..
E ancora stamattina, da sveglia però, in mezzo a questo sole brillante mi han chiesto che dici?
Si viene da te per i petali dell’Infiorata di domani ? Ma subito, ho detto io, che poi piove.
Risatine scherzetti, ma come, eh no che Marì ci coglie, subito dopo al pranzo allora? Oh mì,
e io che pensavo di riposarmi oggi domenica! Tu dà retta! Io per me vado.
Sono le cinque della sera, i petali colti le rose tagliate almeno le grandi, che bella pioggia per tutto quello che aveva sete, ora non esageriamo, ho detto alla grandine, eh no così, e non ci pensi agli ulivi? Ma ffff..
Obbediente se ne va. Che bello fresco.
Come sono tranquilla, e felice.
E tutto è ancora da fare ma ho visto sul Pausillo campetti di fiori di lino. Celesti bianchi, piccolissimi inchini bagnati, Ho visto farfalline sugli alberi, sono le bruche che finalmente volano, e via, non hanno piu’ fame né denti, ma ali. Ho visto che tutti han bevuto alla grande, in culo alla pompa dell’acqua, che non solo si è rotta, ma non c’è, e arriverà mentre noi siamo al mare.
Ho visto che è vero, che tutto s’aggiusta. O che passa.
10:02:13 PM
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E allora contenta, serena, ho preparato la cena.
Ho grattugiato zucchine zenzero mela e scorza di limone sottili tipo capelli d’angelo.
Ho infilato tutto questo in sacchetto del pane con la maizena e sbattuto. Occhio ai buchi laterali della carta. Poi ho fatto la doccia .
E sì, la maizena prima dell’uovo.
Ho sbattuto 3 uova con sale pepe cannella cumino .
Ho messo l’uvetta, che secca!, nel microonde con acqua per pochi secondi.
Preso le verdure e messe nelle uova, aggiunto le uvette strizzate.
Scaldato l’olio per friggere. Fatto mucchietti separati nell’olio, con le mani, ce ne stanno 5 nella mia padella, non piccoli.
Girato, bella crostina, sale e serviti con insalatina e chutney di mele, sì fatto da me precedentemente in un’altra vita, quella di città. Dove di buono ci sono tutte le mele che vuoi anche quelle vere e piccole.
Era buono.
9:57:04 PM
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domenica 22 maggio 2005 |
Kobi vuole mangiare un pollo, uno vero, e non è di buon umore: colpa mia,
ho fatto un bel letto profumato con le lenzuola della nonna, sembran nuove,
di lino tutte ricamate col punto quadro, anche le federe, angiolini con ghirlande
di fiori e pois in rilievo, bianco su bianco.
Si è svegliato che gli si leggeva tutto in faccia, il ricamo dico, i pois poi si contavano,
infossati nella guancia sinistra, sonno di piombo da stanchezza fisica, mai girato stanotte.
Un Pollo. Mi informo e in tre sono concordi a darmi il parere. Hai visto dopo il paese,
giu’per la provinciale, quella casa coi gerani alla curva sopra la curva di fianco alla curva.
Che curva ? la collina è curva! Sta dopo la quercia ma no quella fulminata, l’altra.
Che fatica seguire le indicazioni locali, è preciso come a Tokyo, nessun nome di via
nessun numero per le case: casino uguale. I gerani mi salvano, li guardo sempre
quando passiamo.
Sono già lì. Buonasera ( dopo la una è sera) vorrei un bel pollo.
Piove e lui tiene anche me sotto l’ombrellone verde.
Mi dice, No. Perché? E’ presto, mi dice. Ah. Quando posso tornare?
A luglio, dice, ora sono troppo piccoli.
Emozionata. Come sempre quando mi trovo senza appiglio alcuno alla realtà conosciuta.
Allora si fa così, dico, adesso vado al mare e a luglio quando torno vengo, me lo metta via.
Si ricordi, la prego. Devo dare un anticipo?
4:47:34 AM
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venerdì 20 maggio 2005 |
Amico mio, non è una foto è una lettera di Jim Egbert da marrakesh. E' bella perchè è scritta a mano con macchia di inchiostro e di scotch.
Dice così:
"Cari Marina e Kobi, è una sera di quelle che piacciono a te Marina. Davvero caldino, non c'è bisogno di stracci addosso. Sto seduto fuori con la musica troppo forte."
ci invita, presto, lì. Mi fa tenerezza sempre Jim. Lui mi ha presentato Jurg, che mi ha presentato i suoi genitori, che mi hanno presentato Kobi. Sì ci andremo. Ha deciso di lasciare il suo grande e bel negozio di design italiano a Seattle e si è fatto casa in marocco. Ci andremo ma non adesso, a febbraio forse. Inch allah.
E tu Lorenzo, riesci a postarmi o ancora no? vedo che no.
4:30:46 PM
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giovedì 19 maggio 2005 |
quante cose da fare di sera al ritorno a casa, dopo una cena alla Pieve ( i peggio ravioli della vita, cara. ma come?? lei è l'unica a dirmelo. ne conosco tanti come me. per chè ? perchè impastroccchiati e freddi la panna esagerata, pazienza la prossima volta ricordiamocelo che non li voglio, okkei arrivederci)
La Luna è piu' che metà, è curva su Venere che sembra sorridendo di volersela mangiare. Ti mangio sai. Provaci.
a casa, si è deciso di fare sempre ordine, e via i pantaloni le maglie lo scialle nel cassettone uccidere toh lo scorpione gigans in bagno, dare da mangiare al gatto piu' la micia, mettere fuori la micia dentro il gatto, telefonare al nuovo maghetto del comp -qui è pieno-
per capire dove va l'immagine a morire e non apparire.
ma Kobi ha preparato il bagno, che qui è un extra de luxe large, mica come a milano che è facile. Metto olio di limone, lavanda e vaniglia e buonanotte. domani vado dal dentista, guidando, da sola!
9:57:44 PM
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AAA cercasi: giardiniere appassionato, di nuova generazione,
senza mal di schiena, amante mia collina lavande, non permaloso,
che mi assecondi per le rose
tanto ho ragione io.
Trovato!
AAA cercasi: falegname veloce per riparazioni mobili
rotti durante trasloco.
È venuto, dice che non ci ha trovato!
AAA cercasi: amica veramente esperta lavori casa
che riesca a star seduta e a impararmi
il lavo stiro scopo spolvero.
Cucino io.
AAA cercasi: proprietari numerosi gatti che qui si radunano
a far compagnia al mio.
Ho finito i topi.
AH AAH OoH cercasi: sicurezza nel blog system, che non scompaia tutto n’zemmula
come quello splinder di Lorenzo,
che lui splinder possa fare commento a me radioblog,
che io radioblog possa ancora riuscire a mettere foto e disegnini.
???
12:18:24 AM
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martedì 10 maggio 2005 |
causa erba molto alta non agevole raggiungere il computer vedremo dopo falciatura
4:19:13 PM
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domenica 1 maggio 2005 |
2:26:35 PM
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