Marina Wiesendanger's Radio Weblog
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mercoledì 26 gennaio 2005 |
dice così:
IN CARTA E NON SOLO
Quattro fogli di carta nepalese tinta a mano incastrati ad arte creano un lampadario aereo che emana una luce soffusa. Una campana leggera e romantica in carta mielata, invece, rallegra la stanza con una luce calda e solare. Poche ma ben selezionate le lampade Di Avant de Dormir si distinguono per i prezzi ( da 38 euro) e per il design alternativo.
Avant de Dormir via Turati 3 02 6599990
ps: un complimento dalla stampa a gennaio vale dieci di uno a dicembre. contenta.
ps ps: poche perchè andate, eh!
3:53:19 PM
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martedì 25 gennaio 2005 |
Checché se ne dica........... e quest'anno se ne diranno tante...............
è l'anno del basic, e che bello.
1:16:55 PM
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primavera così, qui. Comincia con il nero che poi si schiarirà nei verdi, nei crema, grigio argento con il rosa.
1:14:20 PM
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24 febbraio prossimo presentiamo Patafisic, www.patafisic.it, e faremo circolare questo modo di vestire -quale se no? niente ci convince di piu' a milano nel 2005 - sportivo e senza dramma, attuale e adatto al tempo che è. venite, prego, avete ingrandito? la forma è strepitosa, ma ancora dovete toccare.
1:11:43 PM
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sabato 22 gennaio 2005 |
no, yes, no.
Una cosa a natale l'ho proprio cannata, la musica. Ma adesso è alla grande, vecchi cd da casa. Ella and Louis stanno cantando e vedo i mariti delle clienti che si distendono, accennano un fischiolino, dico, grande eh? e ci ripassiamo insieme le canzoni, non hanno piu' fretta.
Dream a little drream of me.
2:18:57 PM
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lunedì 17 gennaio 2005 |
Facciamo dei bellissimi saldi in gennaio, come tutti dappertutto. Che cosa offriamo, vediamo un po':
2 pezzi di Barbara Lang, 1 golfino Calderara, 2 pull e 1 mini di Patafisic, 1 abito e 1 maglia di Bizzi,
2 pantaloni, uno scialle e 1 maglia di Pret à Partir. Zero della collezione di Oska. Zero di EB:, zero Mirò.
Zero cashmere di Reset, Zero di Royal Majestic. Kristensen, zero.
Se penso che i capi dell'autunno inverno, in entrata da settembre, erano abbondantemente più di 400 senza contare i riordini di Bizzi Calderara e Reset, (ma quando mai rimane invenduta una gonna di Daniela Bizzi? O un pantalone Calderara? Quando? Mai) mi dico soddisfatta, mi offro un campari con scorzetta e una sigaretta,
pistaches e patatine.
Ma il negozio è pieno! di bellissime maglie Eb in lana merino, di gonne e cappotti in puro morbidissimo tweed d Emy Vincenzini (Mirò), maestra del capo spalla, allieva di Walter Albini.
Piu'‚ una collezione vintage proveniente da diverse sfilate e shwroom, con nomi di quelli da grande richiamo in saldo,
Kenzo, Comme, Ferré, Yamamoto, Westwood etc. affari veri affari seri..
Questo perché le Case di produzione, obiettivamente saziate dai miei ordini e dai minimi numeri che mi restano,
provvedono al nostrp bisogno di avere qualcosa di bello da vendere in saldo a gennaio.
L'accordo con questi intelligenti fornitori è che non mi mandino nulla che io abbia già acquistato. Neanche un pezzo.
E questo lo faccio per voi, care clienti mie, per non farvi arrabbiare e non farmi odiare davanti a un twin set costato un tot duro da mandare giu‚ oggi rivisto a metà del suo prezzo. Non c‚è.
Non sempre ho fatto i saldi, non per anni. Da 4 ho trovato questa formula che ci fa felici almeno in tre: voi noi e il magazziniere della la casa di produzione in questione.
Il saldo, è vero che è uno state of mind, e a me come a tutti mi sta prendendo la mano; per la prima volta offro uno sconto sugli oggetti , senza rifornimenti esterni, ma quelli che non ho esaurito a natale. E' sembrata piacere
questa azione, sopratutto le lampade ˆahi!- se ne vanno in fretta e siamo un po' al buio.
Mercoledì 19 gennaio, o quello dopo, dovrebbe uscire Vivimilano con un servizio su dieci negozi di luci, di cui, sembra, tre con foto di proprietari.
Mi hanno fotografato tra le luci, in mano dietro di fianco e sopra, e sarei contenta se non fossi così sicura di sembrare
tanto brutta da non essere contenta neanche un po'. Forse, potrebbe darsi la fortuna,
la foto si boccerà da sola. Vedremo.
Abbiate pietà, fate finta di non conoscermi. Lo so io com'ero di faccia e di umore quel lunedì mattina, e non ho voglia di dire perché. Vedremo se funziona un articolo del Corriere della Sera. Se andremo di sole candele, vorrà dire sì.
Quindi venite a vedere cosa c'è. Il comune dice che i saldi dureranno fino a tutto marzo.
Vorrà dire che avremo un negozio misto, i saldi nello spazio dietro, le nuove collezioni davanti e in vetrina.
Cominceremo alla grande con Patafisic, una collezione sportiva ma con sapienza e cultura, sparse su di noi con leggerezza che quasi non ce ne accorgeremo. Sempre quel moderno femminile, come dire, che sembri nulla ma che fa una bella differenza addosso.
Forse, pensavo stasera, sarebbe ora di fare una vendita dei mobili. Ho voglia di più spazio e di più insostenibile leggerezza dell'essere negozio.
Sento che tutto cambia e voglio essere pronta. Due i motivi motori: la Pirelli che vuole spingermi più o meno gentilmente fuori dal negozio appena possibile, - è già causa latente - l'altra è il nuovo libro di Milan Kundera ˆ fermi, non è ancora uscito - che dice cose come ' la bellezza dell'improvvisa densità della vita '
Un brivido mi è preso nel leggere le anticipazioni del libro e la voglia di anno sabbatico , o due, per pensarci veramente su.
5:08:19 PM
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sabato 15 gennaio 2005 |
Accidenti quasi mi scappava! Il mio numero è il 17, il 117 è un 17 alla centesima per me e sto attentissima a incontrarlo.
Il 117.000, è un vero sballo. Con gli zeri, sono in paradiso. e senza accorgermi,è già passato!.
Ne ho sapute di belle sullo zero, a proposito. Che non c’era fino al -mi sembra tardino!-
1200, l’hanno portato gli arabi. Et vive la différence, tutto è stato visto da altro punto di vista,
..anche in montagna.
Dicevo che voglio dare i numeri, e lo faccio per vantarmi. Non posso dire che non sia contenta, anzi di piu’.
Quando, come me, si parla tanto e anche a vanvera, se nessuno ti risponde e ti dà il ritmo,
puoi perdere un po’ il controllo.
Sarà che c’è chi vuole verificare a che ora lo perdo, certo ci saranno pure degli amici veri, e
tutti quelli che volontariamente hanno fatto richiesta all’Avant de Dormir subscription, quelli che sono caduti nella rete…ah ah, nella rete del pescatore che le getta per prendere le anime, come scrive Igor Sibaldi nei Maestri Invisibili.. anzi, ho capito chi sono i 117.000 e ormai piu’ qualcuno o due,
sono gli Amici Invisibili.
Amici, dico, perché sennò, che ci farebbero qui da me? Cercherò di mettere il contatore, quel bottone pubblico, qui sul blog e senza arrossire.
4:14:12 PM
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mercoledì 12 gennaio 2005 |
Stanotte ho fatto un sogno, anzi ero là dove sognavo.
In una fiera, andata per comprare.
Il posto era bello, poteva essere Maison et Objets di Parigi, e io mi sono fermata in uno stand ricco di cose molto diverse tra loro,
di tavoli di angoli pieni di sorprese.
Due cornacchie mi hanno intrigato davvero: una era grande, di stoffa scozzese, gambe lunghe e a righe arancioni su rosso. Era parecchio cara, accidenti, ma bellissima.
L’altra era nera di velluto, l’aria cattiva e seduta sulle zampe, il becco giallo. Costava un po’ di meno, ma così malmostosa era bella uguale, da vedere e da toccare.
Io non sapevo quante comprarne per via del prezzo, ma ero sicura di prenderle, le volevo, e anche tante.
Poi ho aperto un armadietto, e dentro c’erano i piatti di ceramica, bianchi con il grappolo d’uva d’oro, di Kobi. Del millenovecento e fischia. Menomale che li ho a casa, ho detto, però belli in negozio, li rivoglio.
E poi ho visto degli orecchini e anche collane, disegnati semplicemente,
a piccoli tondini d’oro pallido, e quadrettini, come fatti con il pollice
su creta. Ho chiamato mia madre, se ne voleva un paio. E anche Kobi, per chiedergli se erano così belli come pareva a me.
E mi sono svegliata. Ho pensato che: ho fatto tutto io?? ho lavorato tanto! E bene! E adesso che si fa con questi miei nuovi oggetti, come vendere un sogno di cornacchie?
Poi ho pensato che: sognamo per quasi metà della vita, o forse solo un terzo, un terzo cmq è un bel pezzo di Tempo,tanto grande che si puo’ chiamare vita. E’ un modo di vivere diverso e lontano, non appartiene al quotidiano non si fa influenzare dalla tele, ha come protagonista fisso me, e te e lei o lui, qualcosa vorrà dire, e
credo che qualche influenza abbia nella vita di giorno.O che appartenga a come siamo là dentro, al di là delle cose evidenti.
Non so perché se ne parli tanto poco, e sempre un po’ sorridendo, non ho niente contro il sorridere, ma questo argomento mi sembra roba molto seria,
forse addirittura troppo, potrebbe spaventare se l’ignoranza non fosse così totale da dover lasciare andare
e nascondersi dietro il non essere capaci di pensarci.
Intanto ho capito dove vado quando le cose che mi succedono sono piu’ grandi di me,
vado a fare un giro in un altro posto e, se mi gira, mi costruisco un bel pò di cornacchie e buonanotte.
Intanto per intanto, qualcuno ne vorrebbe una? E quale delle due?
O non ci resta che il Lotto .. ok, è 58 per le mie cornacchie, 52 i piatti, 21 e 55 orecchini e collana,
mia mamma fa 70.
Teniamoci in contatto.
1:05:34 PM
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